Febbre

La temperatura corporea normalmente è compresa tra 36°C e 37°C, si parla di febbre quando supera i 37,5 °C, un segnale che l'organismo sta accelerando il metabolismo per potenziare l’azione del sistema immunitario, allo scopo di combattere fenomeni anomali, solitamente di natura infettiva. La febbre di per sé non è pericolosa ma va tenuta sotto controllo, soltanto quando la temperatura corporea arriva a  superare i 40 °C è considerata un allarme per la nostra salute

 

Cause principali

La febbre di per sé non è una malattia, ma un sintomo, dovuto a un'infezione o, più in generale, a un’infiammazione. Quando i virus e i batteri attaccano il nostro corpo, il sistema immunitario si attiva per risolvere le cause dell’infezione, creando un ambiente ostile per la riproduzione di questi germi che rischiano di infettare il nostro organismo.

 

I sintomi

Oltre all’aumento della temperatura corporea, lo stato febbrile può essere accompagnato da altri sintomi che variano a seconda del disturbo o della patologia correlata, quali:

  • brividi (soprattutto nella fase iniziale);
  • malessere generale;
  • cefalea;
  • inappetenza;
  • nausea e vomito;
  • dolori muscolari e articolari;
  • mal di gola;
  • eruzione cutanea;
  • gonfiore dei linfonodi;
  • difficoltà a respirare;
  • astenia;
  • dolore addominale.

 

Diagnosi

In tutti i casi di febbre è bene riferire la sintomatologia al medico.

 

Il trattamento

Oltre alla misurazione costante, è consigliabile restare a riposo (possibilmente a letto), bere molto e seguire un’alimentazione leggera. La terapia farmacologica, sotto consiglio del medico, è comunemente caratterizzata dall’assunzione di farmaci anti-infiammatori non steroidei, come ibuprofene e acido acetilsalicilico (aspirina) e antipiretici, come il paracetamolo. Il ricorso agli  antibiotici è utile solo quando è presenta una sovrainfezione batterica.