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Caduta capelli in menopausa: cause ormonali e strategie nutrizionali
La caduta dei capelli in menopausa rappresenta una delle problematiche più frequenti e sottovalutate tra le donne in età matura. Questo articolo approfondisce le cause ormonali del fenomeno, analizza l’impatto delle carenze nutrizionali e propone le soluzioni più efficaci per contrastare l’assottigliamento dei capelli. Verranno spiegate le modificazioni del ciclo pilifero, le implicazioni endocrinologiche e le opzioni terapeutiche, sia naturali che estetiche, in modo tecnico ma accessibile.
Perché la caduta dei capelli aumenta in menopausa
La caduta dei capelli in menopausa è causata principalmente dalla drastica riduzione della produzione di estrogeni. Gli estrogeni, ormoni sessuali femminili, hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento del trofismo del cuoio capelluto e nel prolungamento della fase anagen (fase di crescita) del ciclo pilifero. Quando il livello di estrogeni diminuisce, il rapporto con gli androgeni (come il DHT - diidrotestosterone) si altera, provocando un indebolimento del follicolo pilifero.
Questa situazione si manifesta clinicamente con un progressivo assottigliamento del capello, una diminuzione del volume complessivo della chioma e la comparsa di aree diradate, soprattutto nella zona del vertice e della linea centrale del cuoio capelluto. Il processo può essere aggravato anche da un’eventuale predisposizione genetica (alopecia androgenetica femminile).
- Riduzione estrogenica → follicoli meno nutriti
- Aumento relativo degli androgeni → miniaturizzazione dei capelli
- Stress ossidativo → infiammazione e peggioramento del ciclo di crescita
Quando si verifica la caduta dei capelli durante la menopausa
La caduta dei capelli in menopausa non avviene in modo improvviso, ma tende a manifestarsi progressivamente a partire dalla perimenopausa, cioè il periodo che precede la cessazione definitiva del ciclo mestruale. In questa fase, che può durare anche 3–5 anni, si verificano fluttuazioni ormonali significative che alterano l’equilibrio del sistema endocrino.
Il periodo di maggiore intensità della caduta avviene generalmente tra i 45 e i 55 anni. I sintomi tipici includono:
- Diradamento nella zona centrale del capo
- Aumento di capelli sul cuscino, nella doccia, sul pettine
- Assottigliamento della fibra capillare
- Maggiore visibilità del cuoio capelluto
Quali nutrienti aiutano a contrastare la caduta dei capelli in menopausa
La nutrizione gioca un ruolo cruciale nel mantenimento della salute del capello. Durante la menopausa, l’assorbimento e la biodisponibilità di molti micronutrienti si riducono, favorendo uno stato di carenza cronica. Le carenze più comuni riguardano:
- Biotina (vitamina B7): essenziale per il metabolismo degli aminoacidi e la cheratinizzazione
- Ferro: fondamentale per l’ossigenazione del bulbo pilifero
- Zinco: favorisce la rigenerazione cellulare e riduce l’infiammazione
- Vitamina D: regola il ciclo del follicolo e la risposta immunitaria
- Omega-3: acidi grassi che migliorano l’idratazione e riducono la desquamazione del cuoio capelluto
Chi può aiutare a diagnosticare e trattare la caduta dei capelli in menopausa
Il primo passo per affrontare la caduta dei capelli in menopausa è rivolgersi a un professionista esperto: dermatologo, tricologo o endocrinologo. Questi specialisti possono prescrivere test specifici per identificare la causa principale del diradamento:
- Dosaggi ormonali (FSH, LH, estradiolo, testosterone libero, DHEA-s)
- Esami ematochimici (ferritina, vitamina D, zinco, TSH, FT3, FT4)
- Tricoscopia e dermatoscopia del cuoio capelluto
- Integrazione nutrizionale mirata
- Trattamenti topici (minoxidil, lozioni con peptidi o caffeina)
- Terapie ormonali sostitutive, dove indicate
Quali sono le soluzioni estetiche non invasive per la caduta dei capelli
Nei casi in cui i follicoli siano atrofizzati o non più reattivi, le soluzioni estetiche non invasive rappresentano un’alternativa concreta e sicura per migliorare l’aspetto della chioma. Le più efficaci includono:
- Membrane tricologiche: protesi sottili e personalizzate che si integrano con i capelli esistenti
- Tricopigmentazione: tecnica dermopigmentaria che simula la densità dei capelli rasati o pieni
- Extensions mediche: ciocche leggere e traspiranti, anallergiche e removibili
- PRP (plasma ricco di piastrine): trattamento rigenerativo che stimola i follicoli ancora attivi
In che modo lo stress influisce sulla caduta dei capelli in menopausa
Lo stress, sia fisico che emotivo, è un acceleratore del fenomeno della caduta dei capelli, soprattutto in menopausa. Il cortisolo, ormone dello stress, può compromettere il microcircolo del cuoio capelluto, riducendo l’apporto di ossigeno e nutrienti al bulbo pilifero. Inoltre, gli eventi stressanti possono anticipare la fase telogen (di caduta) del capello.
Alcuni segnali di una caduta legata allo stress includono:
- Caduta diffusa improvvisa (telogen effluvium)
- Sensazione di cuoio capelluto dolente o sensibilizzato
- Alterazioni del sonno, ansia o umore depresso
Affrontare la caduta dei capelli in menopausa richiede consapevolezza, un approccio multidisciplinare e interventi su più fronti: ormonale, nutrizionale, estetico e psicologico. Ogni donna ha un percorso unico, ma con le giuste informazioni è possibile gestire e contrastare questo cambiamento con efficacia.