Ipersudorazione

Di norma alcune situazioni, come il caldo e l’attività fisica, portano il corpo ad attivare le ghiandole sudoripare che rilasciano il sudore attraverso i pori della pelle. Se questo avviene anche in circostanze che di solito non stimolerebbero la sudorazione, questa condizione viene chiamata Iperidrosi e si può manifestare anche quando si è stressati o nervosi. Oltre ad essere un problema patologico questa condizione rappresenta un notevole ostacolo alle relazioni sociali, soprattutto quando le regioni più colpite sono le mani e le ascelle. 

 

Cause principali

Le ghiandole sudoripare iperattive sono una caratteristica dei soggetti che soffrono di Iperidrosi . Alla base di questo disturbo possono esserci diversi fattori che possono scaturire da altre patologie, come ipertiroidismo, malattie psichiatriche, obesità o disfuzioni ormonali. 

 

Sintomi

La sudorazione eccessiva si manifesta principalmente sotto le ascelle, sui palmi delle mani, sulle piante dei piedi o sulle zone cranio facciali. Quando influisce sulla vita di tutti i giorni e sulle normali attività, da più di sei mesi, si potrebbe trattare di Iperidrosi.

 

Diagnosi

La diagnosi dell’iperidrosi si basa essenzialmente sul disagio del paziente e la localizzazione del problema. Altri esami più specifici sono consigliati esclusivamente allo scopo di escludere le forme secondarie di iperidrosi, che si possono eliminare risolvendo la patologia alla base. 

Il trattamento

A seconda delle zone del corpo interessate i rimedi più diffusi per il trattamento dell’iperidrosi sono vari:

  • La somministrazione di antitraspiranti applicati sulla zona interessata con del cotone, prima di andare a dormire. I più diffusi sono quelli a base di cloruro di alluminio, una sostanza in grado di alleviare la sudorazione di ascelle e tronco, ma inefficace per le altre parti del corpo.
  • Iniezioni sottocutanee di tossina botulinica, un trattamento che va ripetuto più volte all’anno. L’effetto si ottiene solo nella zona circoscritta in cui è applicata la tossina, con una notevole riduzione della sudorazione.
  • Ionoforesi: consiste nel far passare una corrente di bassa intensità attraverso la cute della parte del corpo interessata dall’iperidrosi. Utilizzata quasi esclusivamente per le iperidrosi palmari e plantari.
  • Terapia chirurgica: le ghiandole sudoripare vengono aspirate attraverso liposuzione dalle ascelle. Invasiva e demolitiva, da ponderare bene e non adatta per tutti i casi.