Jet lag, la sindrome da ‘fuso’

Il Jet lag, la sindrome da fuso orario, è un disturbo che si avverte dopo aver effettuato un viaggio intercontinentale. L’organismo umano è sincronizzato su un ritmo di 24 ore, un "orologio interno" chiamato ritmo circadiano che se non viene rispettato , come quando si viaggia con l'aereo attraversando diversi fusi orari, può portare fastidiosi disturbi. 

 

Sintomi

I primi sintomi del Jet lag esordiscono, di solito quando si attraversano almeno due fusi orari entro un paio di giorni dal momento della partenza.

Fra i principali sintomi della sindrome ricordiamo:

  • stanchezza ed affaticamento eccessivi durante il giorno;
  • inappetenza;
  • sensazione di malessere generale: nausea, mal di testa, indolenzimento muscolare;
  • disturbi del sonno, legati ad uno squilibrio nella secrezione di melatonina: sonnolenza eccessiva, insonnia, difficoltà ad addormentarsi;
  • difficoltà di concentrazione a svolgere le normali attività;
  • riduzione o alterazione del tono dell'umore, irritabilità, nervosismo;
  • alterazioni della funzionalità gastro-intestinale: problemi nella digestione, disturbi allo stomaco, costipazione o diarrea.

 

L’intensità di questi sintomi può variare a seconda di ulteriori fattori:

  • numero di fusi orari attraversati;
  • direzione del volo (volare verso est crea maggiori problemi perché l’organismo umano è maggiormente predisposto ad allungare la giornata piuttosto che accorciarla);
  • orario di partenza e di arrivo.

 

Il trattamento

Qualche giorno prima della partenza può essere d’aiuto modificare in modo graduale i propri orari: nei voli da Est ad Ovest bisogna cercare di stare svegli e prendere luce fino all’arrivo, nei viaggi da Ovest ad Est l’indicazione è di dormire quanto più possibile.

Quando questo non è praticabile si può ricorrere all’aiuto di farmaci che possono ridurre i disturbi del sonno. Per combattere la sonnolenza diurna invece può aiutare assumere bevande contenenti caffeina.