Reflusso gastroesofageo

Il passaggio di acido dallo stomaco all'esofago avviene fisiologicamente durante la giornata, soprattutto dopo mangiato. Quando però il transito di questi succhi provoca bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido, si parla di un disturbo molto comune chiamato in medicina reflusso gastroesofageo. Si verifica in maniera equivalente sia negli uomini che nelle donne in età adulta, e se diventa un problema quotidiano, può decisamente influire sulla qualità di vita.

 

Cause principali

La malattia da reflusso gastroesofageo è causata da diversi fattori, come quelli alimentari, anatomici, funzionali, ormonali e farmacologici.

I fattori di rischio più comuni ad esso associati includono:

  • Obesità,
  • Condizioni di secrezione gastrica aumentata,
  • Gravidanza,
  • Tabagismo,
  • Abuso di alcol,
  • Assunzione di alcuni farmaci,
  • Ernia iatale (condizione congenita in cui la posizione dell’apertura dell’esofago nello stomaco, si trova in una posizione anomala che favorisce la risalita del contenuto gastrico).

 

Sintomi

Il principale sintomo con cui si manifesta questa malattia è la sensazione di bruciore avvertita nella parte alta dell’addome e dietro lo sterno. A questa possono essere associati rigurgiti acidi ed il ritorno di cibo in bocca. I sintomi spesso compaiono o peggiorano la notte, perché favoriti dalla posizione orizzontale.

 

Diagnosi

Se i sintomi si verificano più di due volte alla settimana, per alcune settimane di seguito, si raccomanda di sentire il medico che inizialmente può consigliare l’assunzione di gastroprotettori. Qualora non si otterranno risultati, oppure ci sono anche altri sintomi come dimagrimento, debolezza, anemia, è necessario eseguire alcuni test diagnostici. 

Il trattamento

La maggioranza dei pazienti risponde bene a un cambiamento dello stile di vita e all’eventuale trattamento farmacologico, tuttavia in molti casi è necessario continuare ad assumere farmaci per tenere i sintomi sotto controllo. La chirurgia per il trattamento del reflusso gastroesofageo è considerata una misura "estrema" e si riserva a pazienti che non rispondono ai farmaci e che presentano contemporanei problemi anatomici, come ernie iatali di grandi dimensioni.