Varicella

Insieme a rosolia, morbillo, pertosse e parotite, la varicella è annoverata fra le malattie contagiose dell’infanzia, che nella maggioranza dei casi colpiscono i bambini tra i 5 e i 10 anni. La varicella è una malattia benigna infettiva altamente contagiosa provocata dal virus Varicella-Zoster (Vzv). Nella maggior parte dei casi si risolve nell’arco di una decina di giorni, ma in alcuni casi si osservano forme più aggressive, soprattutto quando la malattia è contratta in età adulta.

 

Cause principali

La varicella è causata da un virus specifico, il Varicella-Zoster, che si trasmette con grande facilità da un paziente all’altro attraverso la semplice condivisione di uno stesso ambiente per almeno 15 minuti. Sfortunatamente un soggetto colpito dall’infezione è contagioso da 1-2 giorni prima della comparsa dei sintomi.

 

Sintomi

La malattia esordisce in genere con sintomi influenzali e febbre, seguiti nell’arco di un paio di giorni da un’eruzione cutanea che può essere in alcuni pazienti particolarmente pruriginosa. L’evoluzione di queste bolle prevede infine che si secchino formando delle croste in 4 o 5 giorni.

 

Diagnosi

La varicella va sospettata in pazienti con le caratteristiche eruzioni, che rappresentano di solito la base per la diagnosi.


Il trattamento

La strategia di prevenzione più efficace, sia per bambini che per gli adulti, è rappresentata dal vaccino e viene raccomandata in particolare ai pazienti che hanno malattie del sangue, come la leucemia o altri tipi di tumori. Infatti in questi pazienti le conseguenze della malattia possono essere devastanti ed è molto rischiosa anche per le donne in gravidanza.

Poiché l’infezione è molto contagiosa, un paziente infetto da varicella deve rimanere a casa e riposarsi fino a quando i sintomi non sono scomparsi del tutto.

Di solito il medico prescrive solo farmaci in grado di attenuarne i sintomi (antistaminici contro il prurito ed antipiretici per la febbre).