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3 consigli per alleviare i sintomi dell’influenza
07 febbraio 2020

3 consigli per alleviare i sintomi dell’influenza

Brodo di pollo, lavaggi nasali e tanto riposo sono solo alcuni dei rimedi naturali con cui è possibile alleviare i sintomi di influenza e raffreddore. Scopriamo perché!

Brodo di pollo
Il brodo di pollo, soprattutto se realizzato con ingredienti naturali, è in grado di svolgere una potente azione antinfiammatoria capace di mitigare i sintomi del raffreddore e dell'influenza. Non solo: se preparato con alcuni ingredienti particolari, come spezie, peperoncino e aglio, ha anche una funzione decongestionante, aiutando a liberare le vie aeree. Il mix perfetto fra verdure, spezie benefiche e proteine del pollo, è in grado di rafforzare le difese immunitarie, sciogliere il muco e il catarro. La ricetta perfetta vuole, infatti, ingredienti con un alto contenuto nutritivo. Per prima cosa cinque verdure ricche di fibre, ma anche vitamina C e antiossidanti, in grado di aiutare l’organismo a contrastare la malattia.

Lavaggi nasali
I lavaggi nasali contrastano la “colonizzazione batterica” in quelle che sono le vie respiratorie. Quando siamo affetti da un forte raffreddore o da un virus delle vie respiratorie, la capacità di movimento delle ciglia nasali è sensibilmente rallentata, da qui la difficoltà ad inspirare. Una buona pratica  è il lavaggio nasale, grazie al quale si potrebbe ovviare all'assunzione di farmaci. In caso di raffreddore particolarmente intenso, gli adulti possono eseguire due lavaggi al giorno; per quanto riguarda i neonati e i bambini, il lavaggio nasale andrebbe eseguito quotidianamente, una volta al giorno la mattina (anche quando il piccolo sta bene). Occorre ricordare che, in determinati casi, anche neonati e bambini possono sottoporsi a due lavaggi quotidiani.

Riposare a sufficienza
Sonno e riposo sono da sempre la prima cosa che si consiglia di fare quando si ha una brutta influenza. A confermare la correttezza di uno dei tradizionali rimedi della nonna è la scoperta di una proteina, che aumenterebbe la necessità di dormire e metterebbe ko l’influenza. La proteina nemuri (questo è il suo nome) combatte così i germi con la sua attività antimicrobica e viene secreta dalle cellule del cervello per condurre un sonno profondo e prolungato dopo un’infezione. In risposta all’infezione, il nemuri ucciderebbe i microbi e aumenterebbe il sonno attraverso la sua azione nel cervello.