Carenza di magnesio
Si parla di ipomagnesemia quando il livello di magnesio nel sangue è troppo basso, una condizione diffusissima, soprattutto nelle donne, motivata da un insufficiente apporto alimentare o a causa dell’incapacità dell’intestino di assorbire normalmente i nutrienti.
Cause principali
La carenza di magnesio può essere la conseguenza di una serie di fattori:
- Assunzione di grandi quantità di alcol;
- Diarrea protratta;
- Uso cronico di farmaci che riducono l’acidità gastrica,
- Allattamento;
- Stress;
- Diete o diugiuno prolungato;
- Ridotto assorbimento intestinale;
- Sindrome premestruale.
Sintomi
Il deficit da magnesio è molto frequente e può causare nausea, vomito, sonnolenza, debolezza, alterazioni della personalità, spasmi muscolari, tremori e perdita dell’appetito. Nelle forme gravi, l’ipomagnesemia può causare convulsioni, soprattutto nei bambini.
Diagnosi
Per diagnosticare una ipomagnesemia, in genere, sono sufficienti gli esami del sangue che indicano che i livelli di magnesio sono bassi.
Il trattamento
Coadiuvata dalla somministrazione di integratori, normalmente la carenza può essere integrata grazie ad una dieta a base di alimenti ricchi di magnesio come i vegetali, soprattutto quelli a foglia verde, le arachidi e i cereali integrali. Nei casi più difficili, quando gli integratori potrebbero risultare insufficienti, si ricorre alla somministrazione di magnesio solfato per via intramuscolare. Nel trattare l’ipomagnesemia è importante intervenire anche sui livelli di altri elettroliti, come calcio e potassio.