Scottature della pelle

A chiunque può capitare di bruciarsi, basta una minima distrazione o un’abitudine sbagliata per provocarsi un’ustione o una scottatura. Vengono comunemente chiamate scottature ma, per essere più precisi, tecnicamente si parla di ustione quando la lesione è provocata da calore secco, per esempio un ferro da stiro o il fuoco; scottatura quando è dovuta piuttosto a una fonte umida, come l’acqua calda o il vapore.

 

Cause principali

Le cause di ustione sono molteplici, ma tra le più comuni ricordiamo:

  • fuoco;
  • liquidi o vapori caldi;
  • metallo, vetro o altri oggetti caldi,
  • corrente elettrica;
  • radiazioni da raggi X da radioterapia per il trattamento del cancro;
  • luce solare o ultravioletta (lampada o lettino abbronzante);
  • sostanze chimiche come acidi forti, soda caustica, addensanti per vernici o benzine.

 

Sintomi

Le ustioni possono essere molto dolorose e causare:

  • arrossamento o spellatura della pelle,
  • vescicole,
  • gonfiore,
  • pelle bianca o carbonizzata.

 

Diagnosi

Le ustioni vengono classificate in tre gradi:

  • 1° grado: la pelle si presenta semplicemente arrossata, mentre
  • 2° grado: oltre all’arrossamento compare la vescica.
  • 3° grado: la pelle subisce una distruzione più o meno profonda.

Quando la bruciatura è molto grave, con la pelle che appare marrone o nera e quasi insensibile, è bene chiamare immediatamente un medico.


Il trattamento

Nelle ustioni più superficiali bisogna immergere il prima possibile e a lungo la parte ustionata in acqua fresca corrente, o coprire la zona ustionata con una pezza imbevuta di acqua fredda, fino a quando il dolore non cessa (almeno 15 minuti).  Se la parte ustionata è coperta da vestiti questi vanno rimossi, eventualmente aiutandosi con l’acqua; evitare di rimuovere quelli attaccati alla pelle. Non rompere eventuali vescicole. Applicare un idratante o una lozione o un gel per scottature. Sotto consiglio del medico, se necessario, assumere analgesici da banco a base di ibuprofene, naproxene o paracetamolo.