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Infertilità: tutto sulla sterilità per affrontare le difficoltà di concepimento
17 febbraio 2025

Infertilità: tutto sulla sterilità per affrontare le difficoltà di concepimento

Cos'è l'infertilità e quali sono le differenze con la sterilità

L'infertilità è la condizione per cui una coppia non riesce a concepire un figlio dopo almeno un anno di rapporti sessuali regolari e non protetti. Quando questa condizione persiste per più di due anni, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la considera una patologia.

Si distingue tra:

  • Infertilità primaria: si verifica quando una coppia non ha mai avuto figli.

  • Infertilità secondaria: interessa le coppie che hanno già avuto figli ma non riescono a concepirne altri.

  • Sterilità: si riferisce a una condizione in cui esiste un'impossibilità assoluta di concepire, anche dopo accertamenti e trattamenti specifici.

Il concetto di fertilità si riferisce invece alla capacità di concepire e portare a termine una gravidanza. La fertilità dipende da molteplici fattori, tra cui età, condizioni di salute e stile di vita.

L’infertilità si suddivide in diverse categorie in base alla storia riproduttiva della coppia. L’infertilità primaria riguarda quelle coppie che, nonostante rapporti sessuali regolari e non protetti, non sono mai riuscite a concepire un figlio. In questi casi, le cause possono essere di natura ormonale, anatomica o legate alla qualità del seme maschile. L’infertilità secondaria, invece, si presenta quando una coppia che ha già avuto uno o più figli incontra difficoltà nel concepire nuovamente. Le cause possono essere legate a cambiamenti nella salute riproduttiva di uno o entrambi i partner, a fattori ambientali o all’età. La sterilità, infine, è una condizione più definitiva, in cui vi è un’impossibilità assoluta di concepire, anche dopo aver effettuato accertamenti e trattamenti specifici. Questa può essere determinata da malformazioni congenite, patologie gravi o danni irreversibili agli organi riproduttivi. D’altra parte, il concetto di fertilità fa riferimento alla capacità biologica di concepire e portare a termine una gravidanza. Questa dipende da molteplici fattori, tra cui l’età della donna e dell’uomo, la qualità degli ovociti e degli spermatozoi, la presenza di patologie, lo stile di vita e l’alimentazione. Mantenere una buona salute generale e adottare abitudini sane può favorire la fertilità e ridurre il rischio di infertilità.

Cause dell'infertilità e della sterilità

L'infertilità può dipendere da diversi fattori, sia maschili che femminili.

Cause di infertilità femminile

L'infertilità femminile può essere causata da diverse condizioni che influenzano la capacità di concepire e portare a termine una gravidanza. I disturbi ovulatori, come la sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) e l'insufficienza ovarica precoce, compromettono il rilascio degli ovociti, riducendo le possibilità di fecondazione. Un'altra causa comune è l’ostruzione delle tube di Falloppio, spesso dovuta a infezioni pregresse o endometriosi, che impedisce l’incontro tra ovulo e spermatozoo. L’endometriosi, infatti, è una condizione in cui il tessuto endometriale cresce al di fuori dell’utero, causando infiammazioni e aderenze che possono interferire con la fertilità. L’età avanzata è un altro fattore determinante: dopo i 35 anni, la riserva ovarica si riduce significativamente, così come la qualità degli ovociti. Anche gli squilibri ormonali, che alterano i livelli di estrogeni e progesterone, possono impedire una corretta ovulazione e impianto embrionale. Infine, la presenza di patologie uterine, come fibromi e polipi endometriali, può compromettere l’ambiente dell’utero, ostacolando l'annidamento dell’embrione e aumentando il rischio di infertilità. Quindi ricapitolando:

  • Disturbi ovulatori: come sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) e insufficienza ovarica precoce.

  • Ostruzione delle tube di Falloppio: spesso dovuta a infezioni o endometriosi.

  • Endometriosi: crescita anomala del tessuto endometriale al di fuori dell'utero.

  • Età avanzata: la fertilità diminuisce progressivamente dopo i 35 anni.

  • Squilibri ormonali: alterazioni nei livelli di estrogeni e progesterone.

  • Patologie uterine: come fibromi e polipi endometriali. 



Cause di infertilità maschile

L'infertilità maschile può dipendere da diversi fattori che compromettono la qualità e la funzionalità degli spermatozoi. Una delle cause principali è la scarsa qualità del seme, caratterizzata da una riduzione del numero, della motilità o della morfologia degli spermatozoi, rendendo difficile la fecondazione dell'ovulo. Le infezioni genitali, come clamidia e gonorrea, possono danneggiare i testicoli e ridurre la produzione spermatica. Il varicocele, ovvero la dilatazione delle vene testicolari, può aumentare la temperatura locale e compromettere la produzione degli spermatozoi. Anche i fattori ormonali giocano un ruolo determinante: livelli anomali di testosterone e di altri ormoni possono influire negativamente sulla spermatogenesi. L’esposizione a sostanze tossiche, come pesticidi, radiazioni e metalli pesanti, può avere un impatto dannoso sulla fertilità maschile, alterando la produzione e la qualità degli spermatozoi. In alcuni casi, nonostante approfonditi esami diagnostici, l’infertilità rimane senza una causa identificabile, configurandosi come infertilità idiopatica, una condizione che rende più complesso individuare il trattamento più adeguato. In sintesi ricapitolando:

  • Scarsa qualità del seme: riduzione del numero, della motilità o della morfologia degli spermatozoi.

  • Infezioni genitali: tra cui clamidia e gonorrea, che possono ridurre la produzione spermatica.

  • Varicocele: dilatazione delle vene testicolari che compromette la produzione di spermatozoi.

  • Fattori ormonali: livelli anomali di testosterone e altri ormoni.

  • Esposizione a sostanze tossiche: come pesticidi, radiazioni e metalli pesanti.

Alcune coppie possono essere affette da infertilità idiopatica, ovvero una condizione in cui non si riesce a identificare una causa precisa.

Diagnosi dell'infertilità

Se una coppia non riesce a concepire dopo un anno di tentativi, è consigliabile consultare un medico specialista in fertilità. La diagnosi prevede una serie di esami per valutare le possibili cause. La diagnosi dell’infertilità è un passaggio fondamentale per identificare le cause che impediscono il concepimento e determinare il percorso terapeutico più adeguato. Se una coppia non riesce a ottenere una gravidanza dopo un anno di rapporti regolari e non protetti, è opportuno rivolgersi a un medico specialista in fertilità. L’iter diagnostico prevede esami specifici per entrambi i partner. Nella donna, un’ecografia pelvica consente di valutare la morfologia dell’utero, delle ovaie e delle tube di Falloppio, mentre i dosaggi ormonali permettono di monitorare i livelli di estrogeni e progesterone, fondamentali per l’ovulazione. Per verificare eventuali ostruzioni delle tube, viene eseguita un’isterosalpingografia, mentre il Pap-test e il tampone vaginale aiutano a individuare infezioni o alterazioni cellulari che potrebbero interferire con la fertilità. Nell’uomo, il principale test diagnostico è lo spermiogramma, che fornisce informazioni sulla quantità, motilità e morfologia degli spermatozoi. A questo si aggiunge la spermiocoltura, utile per rilevare la presenza di infezioni nel liquido seminale, e i dosaggi ormonali, necessari per valutare i livelli di testosterone e FSH, fondamentali per la produzione spermatica. È importante eseguire questi accertamenti in tempi brevi, soprattutto nelle donne, per evitare un ulteriore declino della fertilità e poter intervenire tempestivamente con le strategie terapeutiche più adeguate.

Esami per la donna

  • Ecografia pelvica: per esaminare utero, ovaie e tube di Falloppio.

  • Dosaggi ormonali: per valutare l'equilibrio degli ormoni sessuali.

  • Isterosalpingografia: per verificare la pervietà delle tube.

  • Pap-test e tampone vaginale: per rilevare eventuali infezioni o anomalie cellulari.

Esami per l'uomo

  • Spermiogramma: analisi del liquido seminale per valutarne quantità e qualità.

  • Spermiocoltura: per identificare eventuali infezioni.

  • Dosaggi ormonali: per verificare i livelli di testosterone e FSH.

Gli accertamenti devono essere condotti in tempi brevi per evitare ulteriori riduzioni della fertilità, specialmente nelle donne.

Trattamenti per l'infertilità

Il trattamento dell'infertilità dipende dalle cause specifiche individuate attraverso la diagnosi e può includere approcci farmacologici, interventi chirurgici o tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Le terapie farmacologiche mirano a migliorare l’ovulazione nelle donne attraverso farmaci come clomifene e gonadotropine, mentre nei casi di squilibri ormonali vengono prescritti trattamenti specifici per ristabilire l’equilibrio necessario alla fertilità. Quando la causa è di natura anatomica, si può ricorrere a interventi chirurgici, come la rimozione di fibromi, cisti ovariche o tessuto endometriosico, che possono ostacolare l’impianto dell’embrione o il passaggio degli spermatozoi. Anche anomalie delle tube di Falloppio o dell’utero possono essere corrette chirurgicamente per migliorare le probabilità di concepimento. Nei casi in cui i trattamenti convenzionali non siano efficaci, si ricorre alle tecniche di PMA, tra cui l’inseminazione intrauterina (IUI), in cui gli spermatozoi vengono inseriti direttamente nell’utero per aumentare le probabilità di fecondazione. In alternativa, la fecondazione in vitro (FIVET) consente di fecondare gli ovociti in laboratorio prima di impiantarli nell’utero. Per i casi di grave infertilità maschile, si utilizza la tecnica ICSI, che prevede l’iniezione di un singolo spermatozoo direttamente nell’ovocita. La scelta del trattamento più adatto dipende dall’età della coppia, dalle condizioni di salute e dalle probabilità di successo delle diverse metodologie.

Terapie farmacologiche

  • Stimolazione ovarica con farmaci come clomifene e gonadotropine.

  • Terapie ormonali per riequilibrare eventuali squilibri.

Interventi chirurgici

  • Rimozione di fibromi, cisti ovariche o tessuto endometriosico.

  • Correzione di anomalie delle tube di Falloppio o dell'utero.

Tecniche di PMA

  • Inseminazione intrauterina (IUI): gli spermatozoi vengono inseriti direttamente nell'utero.

  • Fecondazione in vitro (FIVET): gli ovociti vengono fecondati in laboratorio e poi impiantati nell'utero.

  • ICSI (Iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi): viene iniettato un singolo spermatozoo nell'ovocita.

Prevenzione e miglioramento della fertilità

Adottare uno stile di vita sano è fondamentale per preservare la fertilità e ridurre il rischio di infertilità. Mantenere un peso corporeo adeguato è essenziale, poiché sia l'obesità che il sottopeso possono alterare l'equilibrio ormonale, influenzando negativamente l’ovulazione nelle donne e la qualità del seme negli uomini. Anche evitare fumo e alcol è cruciale: il tabacco danneggia gli ovociti e riduce la motilità degli spermatozoi, mentre il consumo eccessivo di alcol può alterare la produzione ormonale e compromettere la fertilità. Lo stress elevato può influire negativamente sulla regolazione ormonale e sulla frequenza dei rapporti sessuali, rendendo più difficile il concepimento. Seguire un’alimentazione equilibrata, ricca di vitamine, minerali e antiossidanti, contribuisce a migliorare la qualità degli ovociti e degli spermatozoi, oltre a favorire il benessere generale dell’organismo. Infine, è importante evitare l’esposizione a sostanze tossiche, come pesticidi, metalli pesanti e sostanze chimiche industriali, che possono compromettere la fertilità e aumentare il rischio di alterazioni riproduttive. L’adozione di queste abitudini salutari può favorire il concepimento e migliorare le probabilità di una gravidanza naturale.

In sintesi, uno stile di vita sano può aiutare a prevenire problemi di fertilità. Alcuni accorgimenti utili includono:

  • Mantenere un peso corporeo adeguato: l'obesità e il sottopeso influenzano negativamente l'ovulazione e la qualità del seme.

  • Evitare fumo e alcol: il tabacco e l'alcool riducono la fertilità in entrambi i sessi.

  • Ridurre lo stress: livelli elevati di stress possono alterare l'equilibrio ormonale.

  • Alimentazione equilibrata: una dieta ricca di vitamine, minerali e antiossidanti supporta la fertilità.

  • Evitare l'esposizione a sostanze tossiche: pesticidi, metalli pesanti e sostanze chimiche industriali possono compromettere la fertilità.

Vivere con l'infertilità

L'infertilità può avere un impatto emotivo significativo. Molte coppie vivono stress, ansia e frustrazione a causa della difficoltà di concepire.

Il supporto psicologico può essere utile per affrontare le difficoltà emotive legate a questa condizione. Consultare un terapeuta o partecipare a gruppi di supporto può aiutare a gestire il peso emotivo dell'infertilità e a prendere decisioni consapevoli sulle opzioni di trattamento disponibili.

L'infertilità e la sterilità rappresentano sfide complesse che possono derivare da molteplici fattori. Riconoscere i segnali, effettuare diagnosi precoci e adottare strategie di prevenzione e trattamento adeguate aumenta le possibilità di concepire. Grazie ai progressi della medicina riproduttiva, molte coppie riescono a superare le difficoltà di concepimento e a realizzare il desiderio di avere un figlio.