Il blog del sorriso

Qual è la differenza tra farmacia e parafarmacia?

Qual è la differenza tra farmacia e parafarmacia?

La differenza tra farmacia e parafarmacia riguarda la tipologia di farmaci che possono essere venduti, la regolamentazione delle licenze e il ruolo sanitario svolto. La farmacia è autorizzata alla vendita di farmaci con e senza ricetta medica, mentre la parafarmacia può commercializzare solo prodotti senza obbligo di prescrizione e articoli per la salute. L’articolo analizza le caratteristiche normative, funzionali e organizzative che distinguono le due strutture, con esempi pratici e riferimenti alle principali disposizioni di legge.

Farmacia: definizione e ruolo nel sistema sanitario

La farmacia è un esercizio autorizzato alla dispensazione di farmaci con e senza obbligo di prescrizione medica. È considerata un presidio sanitario di interesse pubblico e svolge una funzione di tutela della salute attraverso la distribuzione di medicinali, dispositivi medici e prodotti per il benessere. La farmacia rientra nella rete del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e opera sotto la vigilanza delle aziende sanitarie locali e dell’Ordine dei Farmacisti.

Le farmacie possono distribuire tutte le categorie di farmaci previste dalla normativa, comprese le fasce A e C. I farmaci di fascia A comprendono i medicinali essenziali e quelli per malattie croniche, rimborsati dal SSN. I farmaci di fascia C sono a carico del paziente, ma possono richiedere una prescrizione medica. La farmacia può inoltre vendere farmaci da banco (OTC) e farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP), insieme a integratori, cosmetici e dispositivi medici.

Ogni farmacia deve essere gestita da un farmacista abilitato e iscritto all’albo professionale. La presenza del farmacista è obbligatoria per tutto l’orario di apertura, in quanto garante della corretta dispensazione dei medicinali e dell’assistenza al cittadino.

Le normative che regolano le farmacie includono il Decreto Legislativo 219/2006 e la Legge 124/2017 sulla concorrenza, che consente la proprietà multipla di farmacie fino al 20% del totale regionale. Le farmacie possono essere pubbliche o private e vengono istituite in base a criteri demografici: una farmacia ogni 3.300 abitanti. Questo limite può variare in caso di aree ad alta affluenza come aeroporti o stazioni. Le farmacie rurali situate in comuni con meno di 3.000 abitanti possono ricevere sussidi economici.

Le farmacie svolgono anche funzioni aggiuntive, come servizi di autoanalisi, prenotazioni sanitarie, vaccinazioni e telemedicina. Queste attività ampliano il loro ruolo nel sistema sanitario territoriale. Nei paragrafi successivi verranno analizzate le caratteristiche e i limiti operativi delle parafarmacie.

Parafarmacia: definizione e ambito di attività

La parafarmacia è un esercizio commerciale che vende prodotti per la salute e il benessere, ma non può dispensare farmaci che richiedono prescrizione medica. È soggetta a un regime di apertura più flessibile rispetto alle farmacie e non necessita di una licenza numerica. Per avviare una parafarmacia è sufficiente presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al Comune competente.

La parafarmacia può vendere solo farmaci da banco (OTC) e senza obbligo di prescrizione (SOP). Oltre ai medicinali, può offrire integratori alimentari, prodotti fitoterapici, cosmetici, articoli sanitari, prodotti per l’infanzia e dispositivi medici di libera vendita. La vendita deve avvenire alla presenza di almeno un farmacista abilitato, responsabile dell’assistenza al cliente e della corretta informazione sui prodotti.

La possibilità di vendere farmaci OTC e SOP è stata introdotta nel 2006 con il Decreto Bersani-Visco, che ha liberalizzato il mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione. Tale riforma ha permesso l’apertura delle parafarmacie come alternativa alle farmacie, aumentando la concorrenza e la disponibilità dei medicinali di automedicazione.

Il titolare di una parafarmacia può essere anche un soggetto privo di titolo professionale, ma la gestione operativa deve comunque prevedere la presenza di un farmacista durante l’orario di apertura. Le parafarmacie non possono effettuare preparazioni galeniche né utilizzare la croce verde come insegna, simbolo riservato esclusivamente alle farmacie.

Le parafarmacie, al pari delle farmacie, possono aprire e-commerce dedicati alla vendita di farmaci senza obbligo di prescrizione, previa autorizzazione ministeriale e pubblicazione del logo europeo identificativo. Nei paragrafi successivi verrà analizzato un confronto diretto tra farmacia e parafarmacia in termini di funzioni, normativa e possibilità di vendita.

Confronto tra farmacia e parafarmacia

Il confronto tra farmacia e parafarmacia evidenzia differenze sostanziali nella regolamentazione, nella tipologia di prodotti vendibili e nella funzione sanitaria riconosciuta dallo Stato. La tabella seguente riassume i principali elementi distintivi.

Confronto tra farmacia e parafarmacia
Caratteristica Farmacia Parafarmacia
Farmaci vendibili Con e senza ricetta medica (fasce A, C, SOP, OTC) Solo senza ricetta medica (SOP, OTC)
Presenza nel SSN Integrata nel Servizio Sanitario Nazionale Non integrata nel SSN
Licenza di apertura Numero programmato in base alla popolazione Libera apertura con SCIA
Preparazioni galeniche Consentite Non consentite
Simbolo identificativo Croce verde Non autorizzata
Farmacista obbligatorio Sempre presente Sempre presente durante l’apertura
Proprietà dell’esercizio Pubblica o privata Privata

Le farmacie mantengono un ruolo sanitario di presidio pubblico, mentre le parafarmacie operano come attività commerciali con finalità di salute e benessere. Questa distinzione si riflette anche nella diversa sorveglianza amministrativa e nel controllo dei prezzi dei medicinali rimborsabili.

Il prossimo paragrafo approfondisce l’aspetto normativo e i principali riferimenti legislativi che regolano entrambe le attività.

Normativa di riferimento per farmacie e parafarmacie

La disciplina delle farmacie è definita dal Decreto Legislativo 219/2006, che stabilisce le norme di immissione in commercio dei medicinali, e dalla Legge 362/1991, che regola la titolarità e la gestione delle farmacie. La Legge 124/2017 ha introdotto elementi di liberalizzazione, consentendo la partecipazione di società di capitali e la gestione di più esercizi da parte di un unico soggetto entro limiti regionali. Il numero delle farmacie è determinato da criteri demografici e territoriali fissati dalle Regioni.

Le parafarmacie sono disciplinate principalmente dal Decreto Bersani-Visco (Decreto Legge 223/2006), convertito in Legge 248/2006, che consente la vendita di medicinali senza obbligo di prescrizione anche al di fuori delle farmacie tradizionali. La vigilanza è esercitata dal Ministero della Salute e dalle ASL territorialmente competenti. Le parafarmacie devono inoltre rispettare le disposizioni europee per la vendita online di farmaci OTC e SOP, conformemente alla Direttiva 2011/62/UE.

Entrambe le tipologie di esercizi devono garantire la presenza costante di un farmacista iscritto all’albo e la corretta conservazione dei medicinali secondo le buone pratiche di distribuzione. L’inosservanza delle norme può comportare sanzioni amministrative o la sospensione dell’attività.

Nel paragrafo conclusivo viene fornita una sintesi delle differenze operative e delle scelte consigliabili in base alle esigenze dell’utente.

Scelta tra farmacia e parafarmacia

La scelta tra farmacia e parafarmacia dipende dal tipo di prodotto o servizio richiesto. Per l’acquisto di farmaci con prescrizione medica è necessario rivolgersi a una farmacia, poiché è l’unica autorizzata alla dispensazione di medicinali rimborsabili dal SSN e di fascia C con ricetta. Se invece si desiderano farmaci da banco, integratori, cosmetici o dispositivi di automedicazione, è possibile recarsi indifferentemente in farmacia o in parafarmacia.

Le farmacie garantiscono un servizio sanitario completo e sono abilitate a offrire consulenza terapeutica, servizi diagnostici e campagne di prevenzione. Le parafarmacie, pur non essendo parte del SSN, rappresentano una risorsa utile per l’acquisto immediato di prodotti per il benessere e la salute quotidiana, mantenendo un livello professionale di assistenza grazie alla presenza del farmacista.

La differenza tra farmacia e parafarmacia non riguarda solo la vendita dei farmaci, ma riflette due modelli di presidio della salute: uno di tipo sanitario pubblico e l’altro di tipo commerciale specializzato. Entrambi, tuttavia, contribuiscono a garantire l’accesso ai prodotti di automedicazione e a promuovere l’uso responsabile dei medicinali nella popolazione.