Il blog del sorriso

03 ottobre 2025

Okitask

Che cos’è Okitask e a cosa serve

Okitask è un medicinale a base di ketoprofene sale di lisina, che appartiene alla categoria dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Il principio attivo ketoprofene esercita un’azione analgesica, antinfiammatoria e antipiretica, bloccando la sintesi delle prostaglandine, sostanze responsabili di dolore, infiammazione e febbre. Okitask viene impiegato per trattare dolori acuti di varia origine e intensità, come cefalea, mal di denti, dolori muscolari, dolori articolari, dolori mestruali e nevralgie. Il medicinale è indicato anche in caso di dolore acuto post-traumatico o dolore derivante da stati infiammatori di breve durata.

Okitask è disponibile in bustine di granulato orosolubile da 40 mg, che possono essere assunte senza acqua poiché si dissolvono direttamente sulla lingua. Questa formulazione è utile nei casi in cui sia necessario un rapido effetto analgesico, grazie alla veloce dissoluzione e assorbimento del principio attivo. L’utilizzo è destinato ad adulti e adolescenti sopra i 15 anni. Non deve essere usato nei bambini. Le principali indicazioni terapeutiche riguardano disturbi dolorosi occasionali di breve durata che richiedono un intervento farmacologico rapido.

Okitask, come altri farmaci appartenenti ai FANS, deve essere impiegato solo per trattamenti di breve durata e con la dose minima efficace. Un utilizzo scorretto o prolungato può aumentare il rischio di effetti indesiderati. Per garantire un impiego sicuro è fondamentale conoscere le principali controindicazioni e precauzioni, che vengono descritte nel paragrafo successivo.

Cosa deve sapere prima di prendere Okitask

Okitask non deve essere assunto in caso di allergia al ketoprofene o ad altri FANS, compreso l’acido acetilsalicilico. È controindicato in soggetti che hanno manifestato in passato reazioni di ipersensibilità come broncospasmo, crisi d’asma, orticaria o shock anafilattico. Non deve essere utilizzato in pazienti con ulcera gastrica o duodenale, sanguinamento gastrointestinale, perforazione o malattie digestive croniche come la gastrite. È controindicato in caso di insufficienza grave renale, epatica o cardiaca e in presenza di diatesi emorragica o emorragie in atto.

Il farmaco deve essere assunto con cautela nei soggetti anziani, nei pazienti asmatici e in coloro che presentano patologie come colite ulcerosa, morbo di Crohn, ipertensione, cardiopatie o compromissione della funzionalità renale. L’assunzione concomitante di Okitask con altri farmaci antinfiammatori, corticosteroidi, anticoagulanti, antiaggreganti o inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina aumenta il rischio di sanguinamenti gastrointestinali.

Okitask non deve essere usato durante la gravidanza, in particolare nel terzo trimestre, poiché può provocare tossicità cardiopolmonare e renale nel feto, oltre a complicazioni durante il parto. Il medicinale è controindicato anche durante l’allattamento. Le donne che intendono intraprendere una gravidanza dovrebbero evitarne l’uso, poiché i FANS possono ridurre la fertilità. In caso di assunzione in gravidanza o allattamento è obbligatorio consultare il medico.

Okitask contiene aspartame, che è una fonte di fenilalanina. Questo rende il farmaco non adatto alle persone affette da fenilchetonuria. La conoscenza di queste informazioni preliminari è fondamentale per prevenire complicanze. Nel paragrafo successivo vengono illustrate le modalità corrette di assunzione e la gestione della posologia.

Come prendere Okitask

La posologia raccomandata di Okitask per adulti e adolescenti sopra i 15 anni è di una bustina da 40 mg al bisogno. La somministrazione può essere ripetuta due o tre volte al giorno in base all’intensità del dolore, senza superare la dose massima giornaliera. Okitask deve essere assunto preferibilmente dopo i pasti per ridurre il rischio di disturbi gastrointestinali. La bustina va posta direttamente sulla lingua, dove il granulato si dissolve con la saliva, senza necessità di acqua.

Il trattamento deve essere di breve durata e limitato al tempo strettamente necessario al controllo del dolore. L’uso prolungato non è raccomandato senza consultare un medico. Nei pazienti anziani e in quelli con fattori di rischio per eventi gastrointestinali o cardiovascolari è consigliata la dose minima efficace. Il farmaco non deve essere assunto da bambini al di sotto dei 15 anni.

Se viene dimenticata una dose non bisogna assumere una dose doppia per compensare. In caso di assunzione accidentale di dosi elevate possono verificarsi nausea, vomito, sonnolenza, vertigini, dolore addominale o sanguinamenti gastrointestinali. Nei casi gravi il sovradosaggio può portare a ipotensione, insufficienza renale o depressione respiratoria. In tali situazioni è necessario rivolgersi immediatamente a un medico o a un pronto soccorso.

L’uso di Okitask può causare effetti indesiderati di varia frequenza e gravità. La conoscenza di tali effetti è utile per riconoscerli precocemente. Nel paragrafo seguente viene fornito un elenco completo degli effetti collaterali ordinati per frequenza.

Effetti indesiderati di Okitask

Okitask può provocare effetti indesiderati di natura principalmente gastrointestinale. Gli effetti comuni includono nausea, vomito, dolore addominale, dispepsia e diarrea. Gli effetti non comuni comprendono stipsi, gastrite e cefalea. Tra gli effetti rari sono riportati ulcera peptica, stomatite, visione offuscata e reazioni cutanee come prurito o rash.

Tra gli effetti molto rari si segnalano gravi reazioni cutanee come sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, oltre a epatite e alterazioni della funzionalità renale. In alcuni casi sono state descritte reazioni anafilattiche gravi che possono richiedere intervento medico immediato. Negli anziani e nei pazienti con precedenti disturbi gastrointestinali aumenta il rischio di complicanze gravi come perforazioni ed emorragie.

La classificazione degli effetti indesiderati segue la scala di frequenza utilizzata dall’Agenzia Italiana del Farmaco: molto comuni, comuni, non comuni, rari, molto rari e non noti. In presenza di sintomi gravi o inusuali è necessario interrompere il trattamento e rivolgersi a un medico. Nel prossimo paragrafo vengono indicate le modalità corrette di conservazione del medicinale.

Come conservare Okitask

Okitask deve essere conservato in luogo asciutto a temperatura non superiore a 30 °C. È necessario mantenerlo nella confezione originale per proteggerlo da luce e umidità. La data di scadenza è riportata sulla confezione e si riferisce al prodotto in condizioni di conservazione integre. Il medicinale non deve essere utilizzato dopo la data di scadenza indicata.

I farmaci non devono essere smaltiti nei rifiuti domestici o nelle acque di scarico. È consigliato riportare i medicinali scaduti o inutilizzati negli appositi contenitori disponibili in farmacia. Questa modalità di smaltimento contribuisce alla protezione dell’ambiente. Per un utilizzo corretto è importante conservare sia la scatola che il foglio illustrativo.

Il rispetto delle indicazioni di conservazione garantisce la stabilità del principio attivo e l’efficacia terapeutica. Nel paragrafo seguente sono riportate le informazioni sul contenuto della confezione e sui dati del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio.

Contenuto della confezione e altre informazioni su Okitask

Ogni bustina di Okitask contiene 40 mg di ketoprofene sale di lisina, corrispondenti a 25 mg di ketoprofene. Gli eccipienti comprendono povidone, silice colloidale, idrossipropilmetilcellulosa, sodio dodecil solfato, acido stearico, magnesio stearato, aspartame, mannitolo, xilitolo, talco e aromi al lime e limone. Questi eccipienti svolgono funzioni tecnologiche e migliorano la palatabilità del granulato orosolubile.

Il medicinale si presenta in bustine di granulato orosolubile confezionate in astucci da 10 o 20 unità. L’aspetto è quello di una polvere aromatizzata che si dissolve rapidamente sulla lingua. L’assunzione non richiede acqua, caratteristica che facilita l’uso anche fuori casa.

Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio è Dompé Farmaceutici S.p.A., con sede in Italia. Gli stabilimenti responsabili della produzione e del confezionamento sono riportati nel foglietto illustrativo ufficiale. Queste informazioni garantiscono la tracciabilità del medicinale e la conformità alle normative dell’Agenzia Italiana del Farmaco.